Sangalli – Centella Asiatica fitoestratto 100 ml

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Sangalli – Centella Asiatica fitoestratto 100 ml

14,40 

Contrasto degli inestetismi della cellulite. Funzionalità del microcircolo (pesantezza delle gambe). Memoria e funzioni cognitive.

 

            

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Descrizione

Centella Asiatica Integratore per il Sistema Nervoso 100ml

  

Come funziona ?

FITOSAN è un estratto idroalcolico ottenuto, mediante rigorosi e codificati metodi estrattivi a freddo, con piante coltivate o da raccolta spontanea, utilizzando il tradizionale metodo della macerazione che garantisce l’estrazione del fitocomplesso.

 

MODALITÀ D’USO: Diluire 30-40 gocce di d’acqua (circa 40 ml), 3 volte al giorno. La gradazione alcolica di questa soluzione sarà inferiore ai 2 gradi. FITOSAN in un bicchiere con un dito Il contagocce interno presenta due tacche: la seconda tacca (1 ml) dosa circa 38 gocce.

QUANTITÀ: flacone in vetro con pipetta contagocce graduata 100 ml

MODALITÀ DI CONSERVAZIONE: Conservare in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, al riparo da luce del sole.

INGREDIENTI

alcool, acqua, parte di pianta e percentuale indicata sul fronte dell’astuccio. Estratto idroalcolico (tintura madre) di parti aeree di Centella (Centella asiatica)

Informazioni Nutrizionali

Parti Aeree 18%

 

AVVERTENZE: Non superare la dose giornaliera consigliata. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita. Conservare in luogo fresco e asciutto. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni. Da consumarsi preferibilmente entro la fine della data riportata, con il lotto di produzione, sul fondo della confezione. La data di fine validità si riferisce al prodotto in confezione integra, correttamente conservato.

 

            

 

PER I PIÙ CURIOSI

  

Proprietà della Centella Asiatica

L’azione terapeutica della centella riguarda principalmente la circolazione sanguigna. La frazione purificata dei triterpeni presenta infatti proprietà eudermiche, stimola la sintesi di collagene ed è indicata come flebotonico negli stati di insufficienza venosa, varici, sindrome post-flebitica e complemento per la terapia della cellulite. Per uso esterno, la centella asiatica viene impiegata nella cura di ulcere e ragadi.

Attività biologica

Benché la centella non abbia ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo d’indicazione terapeutica, questa pianta viene ampiamente utilizzata in fitoterapia come rimedio per contrastare l’insufficienza venosa e la fragilità capillare, tanto da rientrare perfino nella composizione di alcune specialità medicinali (Centellase ®).
Alla pianta, infatti, sono attribuite le capacità di aumentare il tono venoso e di esercitare un’azione protettiva sulle pareti dei vasi sanguigni (in particolare, nei confronti delle pareti venose). Più nel dettaglio, queste attività sono imputabili alla frazione triterpenica contenuta all’interno della stessa centella e sono state confermate da diversi studi clinici condotti in merito.
Tali studi, infatti, hanno dimostrato come gli estratti della pianta siano in grado di migliorare i sintomi correlati all’insufficienza venosa cronica (come, ad esempio, la sensazione di gambe pesanti) e come siano utili nel trattamento delle emorroidi causate da debolezza delle pareti venose. Tali attività sembrano essere dovute alla capacità della centella di stimolare la sintesi di collagene a livello delle pareti delle vene.
Grazie a questa sua azione, inoltre, la pianta è anche in grado di esercitare un’attività antiulcerogenica; oltre ad essere in grado di favorire la guarigione delle ferite.
Altre ricerche condotte su animali, invece, hanno portato alla luce le proprietà antinfiammatorie degli estratti di centella asiatica. Più nel dettaglio, l’attività antiflogistica è ascritta all’asiaticoside e al madecassicoside contenuti nella pianta.
Da altri studi condotti su animali è emerso che gli estratti di centella asiatica esplicano anche un effetto depressivo sul sistema nervoso centrale, prevenendo l’insorgenza di convulsioni e prolungando l’azione del pentobarbital. Tali attività sembrano essere esercitate attraverso l’interazione con i recettori D2 per la dopamina e attraverso un meccanismo d’azione di tipo colinergico.
Inoltre, un ulteriore studio condotto su animali ha messo in luce un’interessante azione ansiolitica esercitata dagli estratti di centella asiatica, paragonabile, addirittura, a quella esercitata dal diazepam.
Tuttavia, nonostante i risultati incoraggianti ottenuti, prima di poter approvare simili applicazioni mediche della centella asiatica, è certamente necessario svolgere approfonditi studi clinici, in modo tale da verificarne la reale efficacia terapeutica sull’uomo e l’effettiva sicurezza d’uso.

Centella asiatica nella medicina popolare e in omeopatia

Nella medicina popolare, la centella asiatica trova impiego come rimedio interno in caso di reumatismi e affezioni cutanee. Esternamente, invece, la pianta viene utilizzata dalla medicina tradizionale per favorire la guarigione delle ferite e delle piaghe provocate dalla lebbra.
Nella medicina cinese, la centella è usata per il trattamento di vomito, diarrea, dissenteria, epistassi, calcoli urinari e perfino per il trattamento dell’ittero e della scabbia.
Nella medicina indiana, invece, la pianta viene utilizzata nel trattamento di una grande varietà di disturbi, quali reumatismi, lebbra, sifilide, epilessia, isteria e disturbi mentali. Inoltre, la medicina tradizionale indiana utilizza la centella asiatica come rimedio per contrastare la disidratazione.
La centella asiatica viene sfruttata anche in ambito omeopatico, dove la si può trovare sotto forma di granuli, tintura madre e gocce orali.
La medicina omeopatica utilizza questa pianta in caso di affezioni cutanee accompagnate da gonfiore e prurito, infiammazioni a livello uterino, ulcere, cicatrici ipertrofiche, disturbi del comportamento, disturbi del sonno, irritabilità causata da stress e stati ansiosi.
La quantità di rimedio omeopatico da assumere può essere diversa da individuo a individuo, anche in funzione del tipo di disturbo che si necessita trattare e in funzione della tipologia di preparazione e di diluizione omeopatica che si vuole impiegare.

Indicazioni

Quando usare la centella?

Centella nella medicina occidentale

L’azione terapeutica della centella riguarda principalmente:

  • Riduzione della pressione sanguigna nelle vene
  • Riduzione dell’infiammazione
  • Aumento della produzione di collagene.

L’uso degli estratti di centella è infatti indicato:

Una delle migliori terapie dietetiche per combattere la cellulite è l’associazione di centella con prodotti naturali ad azione diuretica quali: tarassaco, linfa di betulla, spirea ecc.

Nella medicina tradizionale ayurvedica e cinese, la centella è indicata nel trattamento di:

Proprietà ed Efficacia

Quali benefici ha dimostrato la centella nel corso degli studi?

E’ stato dimostrato che la centella agisce positivamente sul tessuto connettivo, la sostanza biologica di sostegno e protezione presente in vari tessuti corporei. In tal modo favorisce i processi di riparazione delle ferite e rinforza il tono e l’elasticità dei vasi sanguigni.

Effetti Collaterali

La centella presenta bassa tossicità e scarsi effetti collaterali; da segnalare un eventuale incremento della sonnolenza, che però, a quanto sembra, avviene solo in associazione a certi farmaci.

Controindicazioni

Quando non dev’essere usata la centella?

Applicata sulla pelle, la centella è molto probabilmente sicura anche per le donne in gravidanza. Tuttavia, nella stessa condizione e anche in allattamento, se ne sconsiglia l’utilizzo per via orale.

Interazioni Farmacologiche

Quali farmaci o alimenti possono modificare l’effetto della centella?

  • La centella interagisce soprattutto con i farmaci sedativi come clonazepam, lorazepam, fenobarbital, zolpidem ecc. Depressivi del sistema nervoso centrale, questi principi attivi associati alla centella potrebbero scatenare debolezza e sonnolenza
  • E’ meno importante l’interazione della centella con i farmaci epatotossici verso i quali, tuttavia, potrebbe esercitare un effetto sinergico. Alcuni farmaci appartenenti a questa classe sono: paracetamolo, amiodarone, carbamazepina, isoniazide, metotrexato, metildopa, fluconazolo, itraconazolo, eritromicina, fenitoina, lovastatina, pravastatina e simvastatina.

 

Fonte: my-personaltrainer

 

Il consiglio

Associato al ginkgo biloba ottima per migliorare la microcircolazione periferica e celebrare. Sembra che la centella effettui un’azione benefica sul sistema nervoso e sulla memoria. Tali funzioni sembrano essere dovute all’aumento delle monoamine, come serotonina, dopamina e noradrenalina, e, al contempo alla riduzione del cortisolo. Tale effetto riduce gli stati di ansia e migliora il tono dell’umore.

 

 



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